"Portabandiera della squadra azzurra la nuotatrice Federica Pellegrini. Un maggior numero di donne nella delegazione è segno di un cambiamento importante, ma non deve far dimenticare la questione del mancato riconoscimento del professionismo delle donne. Per la legge italiana, la 91 del 1981, nessuna disciplina sportiva femminile è considerata professionista. «Quando facciamo notare - spiega Luisa Rizzitelli, ex pallavolista ed oggi presidente dell’associazione nazionale atlete Assist, che sul tema sta conducendo una battaglia appassionata - la vergognosa discriminazione tra donne e uomini, in tema di professionismo, ci ricordano sempre che il costo del lavoro aumenterebbe a dismisura i costi per i club, spesso già in affanno. Ma questo è diventato solo un alibi. La verità è che una soluzione non la si vuole trovare. Le donne, in questa situazione, pagano il prezzo più alto»." (fonte Vita Magazine)
Ma un'altra novità si affaccia a questi Giochi, la squadra olimpica dei rifugiati, il Refugee Olympic Team composto da 10 atleti, che avranno tutti il nostro più sincero sostegno!
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