Quanto è Green Euro 2016? 18.07.2016

Quanto è Green Euro 2016?

di Green Light for Business Arianna Gigliuto
ingo admin

Nessuno sport è in grado di attirare tifosi come il calcio. Il calcio può essere un bellissimo sport, che incorpora valori forti come integrità e onestà, ma può anche rivelare un orribile immagine in termini di sostenibilità ambientale. Secondo il “Social Responsibility Report 2012” della UEFA, agli UEFA Euro 2012 il tifoso medio generava circa un chilogrammo di rifiuti a partita, di cui solo il 18% è stato riciclato. C’è ancora spazio per la sostenibilità nello sport più popolare del mondo o è solo l’erba ad essere green?

Un evento di tale portata come gli Europei di calcio richiede una vasta gamma di attività e competenze come trasporti, logistica, illuminazione, telecomunicazioni e merchandising. Ognuna di queste attività provoca una serie di impatti ambientali sia diretti che indiretti, non solo in termini di inquinamento, sfruttamento delle risorse naturali e contributo al cambiamento climatico.

Gli Europei di quest’anno, tra gioie e amarezze, goal e rigori mancati, rappresentano non solo una celebrazione del calcio europeo ma anche l’opportunità di promuovere un atteggiamento responsabile nei confronti dell’ambiente.

La UEFA sta prendendo molto seriamente la sua responsabilità ambientale, affrontando sfide e opportunità che riguardano 4 punti in particolare in questi Europei:

  • trasporto pubblico e mobilità
  • gestione dei rifiuti
  • acqua ed energia
  • approvvigionamento di prodotti e servizi

Trasporto pubblico e mobilità

I trasporti rappresentano non solo un punto focale nella strategia sostenibile di questo campionato, ma anche la maggior fonte di anidride carbonica. Si stima infatti che il 75% delle emissioni degli Euro 2016 sia rappresentato dai trasporti. Per minimizzare gli effetti, gli organizzatori hanno firmato un accordo con la Société Nationale des Chemins de fer Français (SNCF), una delle principali aziende di trasporti francesi, accordo che prevede il potenziamento delle linee ferroviarie, soprattutto nei giorni delle partite. Ancora, percorsi esclusivamente pedonali che collegano centro città, stazione ferroviaria e stadio sono appositamente segnalati all’interno delle città per incoraggiare la mobilità sostenibile.

Gestione dei rifiuti

L’approccio sostenibile di questi europei ha prodotto i seguenti obiettivi: un tasso di riciclaggio pari al 50%, approccio zero rifiuti e una maggiore consapevolezza ambientale. 8 stadi su 10 si sono distinti per l’utilizzo di bicchieri riutilizzabili (si sa, birre e partite di calcio vanno a braccetto) e di cassonetti per la raccolta differenziata. L’obiettivo è quello di lasciare un’eredità positiva in tutti gli stadi e incoraggiare miglioramenti a lungo termine nella gestione dei rifiuti.

Acqua ed energia

Quanti di voi guardando la semifinale Germania-Francia si sono resi conto che lo Stade Vélodrome di Marsiglia è dotato di mini turbine eoliche e pannelli solari? Oppure che lo stadio di Nizza è stato progettato per minimizzare il consumo di energia e incoraggiare la naturale ventilazione? O ancora che il tetto dello stadio di Lione favorisce la raccolta delle acque per irrigare l’erba del campo ufficiale e dei campi di pratica? Forse in pochi…

Tutti i progetti di costruzione e rinnovo degli stadi sono soggetti ad una vasta gamma di norme sullo sviluppo sostenibile: dei 10 stadi che hanno ospitato le 51 partite, 4 sono nuove costruzioni, altri 5 sono stati rinnovati seguendo gli standard di qualità ambientale richiesti in Francia per gli edifici verdi.

Approvvigionamento di prodotti e servizi

Tutti i prodotti a marchio Euro 2016 hanno lo scopo di promuovere la sostenibilità e ridurre gli impatti sociali. In alcuni casi i processi di produzione dell’ industria manifatturiera hanno il potere di danneggiare l’immagine del torneo, rivelando condizioni di lavoro discutibili e un abuso dei diritti umani. Contratti e accordi di licenza rispettano i principi della United Nations Global Compact, un’iniziativa delle Nazioni Unite nata per incoraggiare le aziende di tutto il mondo ad adottare politiche sostenibili e nel rispetto della responsabilità sociale d’impresa.

Adidas, per esempio, partner ufficiale e fornitore dei palloni di gara, si impegna a mantenere la sua supply chain sostenibile, stipulando contratti con fornitori che aderiscono ad iniziative locali per contrastare il lavoro minorile e condizioni di lavoro inadeguate.

Che la sostenibilità possa vincere sempre! In tutti gli sport, in tutti i campionati.

Fonte: Smartweek

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