Le bocce? Una questione di stile. Un po’ è come andare a fare shopping e scegliere l’abito più adatto ad un evento. Maglie personalizzate dei più svariati colori e design, scarpe alla moda per rimanere al passo coi tempi: colorate, personalizzabili, adatte anche per una uscita pomeridiana o serale. Ognuna veste il proprio stile ed è proprio per questo che lo sport delle bocce attira molte ragazze e donne. Far vedere il proprio stile significa far trapelare il proprio carattere, la propria personalità e metterla in campo. Ovvio che in uno sport poco conta questo aspetto ai fini dell’agonismo, ma parliamoci chiaro, l’occhio vuole sempre la sua parte, soprattutto se donna.
E lo stile non è solo magliette, scarpe, bocce personalizzabili, ma anche il gesto atletico, particolare e diverso per tutti. E quando vediamo la donna bocciare sopra e sotto mano, bocciare di volo, tirar fuori una grinta e una cattiveria (che se fossimo in guerra avremmo buone speranze di vittoria) inimmaginabili, spettegolare e battibeccare con la propria avversaria, signori questo è veramente agonismo e competizione. E molto spesso sono le donne che ci ricordano la vera essenza dello sport: in campo nemiche agguerrite – ho visto cose che voi umani non potreste neanche immaginare – ma fuori dal campo sono pronte a brindare e gridare in coro “avete visto? Ci siamo anche noi”.
Al pari degli uomini, sono in grado di impegnarsi in uno sforzo giornaliero, possono raggiungere i loro limiti fisici con allenamenti intensi. La motivazione all’attività fisica può essere pari, se non maggiore, a quella maschile. Maggiore perché le ragazze devono affrontare i pregiudizi e le difficoltà legate all’appartenenza di genere. Inoltre i comportamenti in campo sono diversi da quelli maschili, a volte più efficienti, come vediamo spesso nei campi da bocce delle nostre società.
La grande empatia, la capacità di comprendere in modo immediato gli stati emotivi altrui senza farsi travolgere, e la grande emotività, la tendenza ad emozionarsi facilmente, possono essere una grande risorsa, se trattate adeguatamente dalla guida tecnica. Le emozioni, se ben gestite e supportate, sono un motore importante per motivazione e impegno, portando, nei periodi di migliore condizione fisica, alla prestazione eccellente.
Per molto tempo fare sport era visto come un tentativo nevrotico di una compensazione maschile. Una donna che non era in grado di realizzarsi psicologicamente nella maternità, intraprendeva una carriera sportiva nel tentativo di trovare una via alternativa.
La femminilità era vista come rimozione di ogni aggressività e rinuncia ad ogni desiderio o pretesa di affermazione personale.